«Preparo la borsa dell’ospedale con cura, come fa la partoriente che si prepara alla nascita. D’improvviso, in un attimo nel quale si agglomera tutto il cammino della mia vita, avverto l’enormità di quello che sta per accadere. È l’ultimo viaggio in ospedale. Forse morirò, forse rimarrò in vita. In ogni caso, non sarò più la stessa.»
Nella vita di molti capita un qualche evento che segna il confine tra un prima e un dopo. Uno spartiacque. Una prova che siamo costretti ad affrontare, per la quale dobbiamo trovare il coraggio, affrontare la paura, nutrire la speranza.
Per Laura questo spartiacque è il trapianto. Prima c’è il tempo sospeso dell’attesa, in cui la vita familiare scorre tra l’apparente normalità quotidiana e le assenze imposte da ricoveri sempre più frequenti. Un tempo nel quale contano i veri affetti, e che prepara alla prova più difficile: il momento temuto e desiderato dell’intervento. Laura non tace il turbamento di sapere, sulla soglia della sala operatoria, che il donatore è un ragazzo.
Dopo, il ritorno. Non alla normalità del prima, come tutti si aspettano e vorrebbero, bensì a un’esistenza nuova che si deve confrontare con quella precedente, ma anche con la vita che non c’è più, quella del «Giovane Cavaliere».
Un libro intenso, autentico, che parla a tutti della vita, delle sue prove difficili e della straordinaria, struggente voglia di farcela, sempre.