Come in un romanzo, un grande stilista come Alviero Martini racconta tutta l’appassionante storia della sua vita che si sviluppa in un inesauribile fuoco d’artificio di creatività. Una esistenza, quella di Alviero Martini che è anche un forte messaggio per tutti quei giovani che hanno il desiderio, l’ambizione di realizzare un sogno creativo di vita.
Alviero Martini nasce in un paesino vicino a Cuneo, Ronchi, da una famiglia di contadini: finite le scuole medie comincia a lavorare per dare il suo contributo in famiglia, e frequenta il liceo artistico serale. Garzone di sartoria, impara a disegnare, taglia re cucire, dedicandosi anche alla pittura, scultura e altre molteplici esperienze, come costumista e attore per la “Cuneoteatro”, vetrinista e art director per case d’arredamento. Sperimenta anche il teatro professionale A Roma e debutta in “Affabulazione” di Pasolini, con la compagnia di Vittorio Gassman. Quando per l’allestimento per una vetrina nella capitale, ritaglia e incolla su una vecchia valigia una carta geografica scovata a Mosca, dà vita ad un’idea che inseguiva da tempo. Ed è la folgorazione!
In questa autobiografia Alviero racconta la sua storia, dei suoi sogni e della realizzazione professionale, tra ricordi di famiglia, e vicende formative di vita reale. Creativo outsider, nel settore moda, si e’ valso l’appellativo di “Stilista viaggiatore”, in un percorso guidato dalla determinazione, alla ricerca di “Qualcosa di unico”. Un’ambizione realizzata e vissuta con umiltà, coronata da un grande successo mondiale, vicino al pubblico e alle grandi star che lo seguono, con la spontaneità che non ha perso in anni di lavoro.
Nel ’97 a New York la commissione Onu lo proclama stilista del’anno con il premio “Time for Peace” per il suo slogan “Lo stile non ha confini”. Nel 2005, una svolta improvvisa lo porta a lasciare Prima Classe, e fonda ALV, acronimo di Alviero, ma sta per Andare Lontano Viaggiando, con collezioni di pelletteria e abbigliamento per un pubblico che apprezza il suo concetto di viaggio.
Cover photo by Sebastian Marabello
Progetto grafico di Alessandro Pasi