Dalla prefazione di Paolo di Paolo:
Ha immagini così forti, questo libro, da lasciare quasi storditi. Ti fermi lì, resti incantato per qualche minuto. Non sono mai convenzionali, mai “poetiche” nel senso più prevedibile e stucchevole del termine, sono sempre inconsuete, personali: sono nuove. L’autunno racconta alle foglie come cadere con eleganza. Le persone sono attimi. Un cuore aspetta sull’altare. Un ragazzino tiene acceso il phon per non aver paura del temporale. I tempi degli orologiai andrebbero allungati. Il movimento del mare, se lo guardate bene, somiglia all’andare a capo. “Ti insegno a osservare” è il titolo di uno dei testi qui raccolti - e il punto è proprio questo, guardarsi intorno e vedere davvero le cose, vederle come se cominciassero a esistere in quell’istante, per noi e con noi. «guardati intorno / e vedila l'ombra / che ti accompagna / danza con lei / perché le punte dei piedi / fanno arrivare in alto».