Esistono molteplici modi per inquadrare lo spirito di un popolo, le sue leggi e le tradizioni che, sedimentatesi, hanno prodotto ciò che vengono considerati sentimento nazionale, patriottismo e quei fenomeni di fratellanza che, con retaggi ancestrali, spingono gli uomini di una stessa etnia, di uno stesso credo, a proteggersi reciprocamente e a difendere la società dei propri valori causando inspiegabili atti discriminatori e coercitivi verso ciò che è esterno al proprio mondo. Si potrebbero studiare testi storiografici per comprendere le origini di quei moti che hanno fatto sì che una determinata popolazione si stanziasse in confini più o meno precisi e predominasse sulle altre, un esame delle costituzioni e degli atti ufficiali offrirebbe segnali chiari su come si è evoluta la società in quella zona e come si sia inteso preservare l'ordine costituito, testi di archivi pubblici deluciderebbero circa gli usi e i costumi in quelle terre. Ad ogni modo, qualunque tipo di studio asettico e non trasversale risulterebbe incompleto e settario al fine di comprendere la mentalità comune dei cittadini di una stessa nazione. Ciò che invece trascende dal singolo campo di studi ed è investito totalmente da ogni granello sociale, da ogni piccolo ingranaggio del già citato spirito di un popolo, è la poliedrica letteratura. Comparando le letterature di differenti età, dal V secolo preislamico al movimentato XX secolo delle grandi guerre, e di differenti regioni geografiche, dall'India al Maghreb, passando per il Medio Oriente, in questo lavoro si intende scovare tutti quei testi letterari che hanno potuto incidere nella mente delle genti islamiche un segno, un preconcetto, un'immagine precisa del vastissimo campo della guerra, con le sue cause e conseguenze. È obiettivo di questo studio comprendere quanto un libro e la sua diffusione possano condizionare le scelte quotidiane del cittadino comune come del politico più influente, con l'acme raggiunto dal Corano, identificativo della devozione che spesso si confonde con il fanatismo e indice di una religiosità senza margine critico-giudiziale offerta ai proseliti. L'analisi tematica, stilistica e letteraria più in generale dei testi scelti in base a criteri di popolarità nel mondo islamico, di una sorta di variatio geografica e cronologica e di inclinazione verso temi bellici convoglierà nel finale in un excursus sull’ultimo grande genio del Jihād, Osāma bin Muhammad bin ‘Awaḍ bin Lāden.