Non ha la rigidità del manuale, la boria dell'erudizione, il sussiego cattedratico. Estroso, ricco di aneddoti, De Benedetti vivacizza, talvolta quasi romanzandole, annose questioni e nuove prospettive. Davvero utile, potrebbe ispirare l'apertura di sportelli istituzionali: un servizio pubblico per dispensare consigli sulla lingua. "L'espresso"
Un'opera insolita nel panorama italiano recente. Con la brillantezza del giornalista, questa grammatica affronta questioni che di solito trattano i linguisti. De Benedetti ha la capacità di scrivere con brio di argomenti di sintassi piuttosto complessi. "Tuttolibri"
La lingua è più una terra da sezionare e lottizzare o un mare da navigare andando su e giù sulle onde? La risposta del linguista De Benedetti è già nel titolo. Chi poi leggerà tutto il volume troverà una scorrevole successione di esempi, ragionamenti, aneddoti e opinioni. L'unica competenza specifica richiesta al lettore è parlarlo e leggerlo, l'italiano. "il Venerdì di Repubblica"
Splendida antigrammatica della lingua italiana corrente. Ironica, innovativa. E contro tutti i conservatori nemici di una lingua viva. "Magazine del Corriere della Sera"