E' stato Taylor, lo studioso di Platone, che per primo ha osservato come nel Timeo si trovi già pienamente formulato quel progetto di riduzione dei corpi alla trama della loro struttura geometrica, che diverrà poi il tratto distintivo della filosofia cartesiana.
In Platone, tuttavia, questa riduzione consiste nel risolverli, i corpi, in solidi elementari e triangoli notevoli, già predisposti dal Demiurgo, che li ha plasmati a partire da una materia originaria, mai completamente dominata dall’Intelligenza, e fissati in eterno come figure date. Sarà, invece, proprio questa fissità fondamentale, quello che il pensiero di Cartesio avrà la forza di mettere in discussione, proponendo un nuovo modo di vedere lo spazio e le cose.
Così, un triangolo, per esempio, non dovrà più guardarsi come un oggetto che si trova nello spazio, al modo in cui una mela si trova in un sacco, bensì come il risultato di una costruzione senza residui, ottenuta a partire da linee e punti, elementi semplici trasparenti alla ragione.
Questa trasparenza alla ragione del mondo corporeo e materiale, si scontra però in Cartesio con alcuni suoi limiti assoluti, sia sul piano metafisico ( il concetto di res ), che su quello matematico e scientifico.
Sul piano matematico, in particolare, la "rivoluzione algebrica" cartesiana non riesce ad affrontare il problema del rapporto tra linee rette e linee curve (tradizionale fonte di "irrazionalità"), e finisce per presentare la soluzione non solo come impraticabile per la conoscenza del tempo, ma addirittura non alla portata della mente umana in assoluto, assumendo in questo modo una posizione non pienamente giustificabile, proprio alla luce dei nuovi strumenti concettuali che il lavoro di Cartesio consentiva di elaborare.
E' a questo punto che interviene l'originale soluzione di Leibniz.
L'e-book ricostruisce questa soluzione, utilizzando, in via preliminare, uno scritto kantiano del 1768, in cui il filosofo di Koenisberg riesce con molta lucida chiarezza a rendere i termini della discussione, anche se in un contesto che non sembra interessato a distinguere l'impostazione cartesiana da quella leibniziana.
Al contrario, su questa distinzione, l'e-book si sofferma in modo specifico
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Sommario:
La teoria degli "opposti incongruenti"
La non analiticità dello spazio kantiano come ordine dell’ordine
L'intelligenza e la "necessità"
Chora e necessità nel Timeo di Platone
Un nuovo concetto di spazio
Lo spazio come costruzione
La regola del diseguale
Curve algebriche, meccaniche e trascendenti
NOTE
RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI