"«Tieni le mani aperte, Jaysi» mi dice un uomo sulla quarantina.
Io eseguo. So di non avere scelta. Un attimo dopo sento qualcosa di freddo sui palmi. Freddo e pesantissimo.
Una pistola vera. La prima della mia vita.
Quante volte avevo pensato a quel momento, ma la sensazione che ti dà avere un’arma tra le mani va oltre ogni immaginazione. Soprattutto se sei un bambino di undici anni.
Credo sia quello l’istante in cui è cominciato tutto."
Sette storie vere raccontate in prima persona dai “ragazzi cattivi” di Kayròs, la comunità di accoglienza fondata e diretta da don Burgio.