Il tema dell’educazione ai beni culturali è affrontato con l’occhio attento dello studioso di scienze dell’educazione e dello studioso dei beni culturali, costituendo l’esempio di come un campo di ricerca possa identificarsi con un solo luogo emblematico: l’università Suor Orsola Benincasa, per la lezione di estetica, per quella pedagogica e per la lezione di storia che il luogo stesso riesce ad offrire.Nel tracciare le linee di una possibile confluenza teorico-metodologica tra pedagogia e beni culturali, tra le “nuove discipline” di un «sapere di confine» che si colloca tra la storia civile e dell’arte, da un lato, e l’educazione, come oggetto della pedagogia e come metodologia interpretativa della realtà estetica locale, dall’altro, l’autore riesce a mettere in luce come la pedagogia sia spesso distante dal processo educativo e formativo reale e come quest’ultimo abbia bisogno di apporti interdisciplinari, provenienti da altri ambiti e settori.