Lewis Carroll, l’autore di Alice nel paese delle Meraviglie, fu anche un pioniere della fotografia.
In particolare amava ritrarre le sue innumerevoli ammiratrici in costumi esotici, in tableaux-vivants e, dal 1867, perfino nude.
Tutte le famiglie rimasero soddisfatte delle fotografie delle figlie ignude, fuorché una che mise fine bruscamente alle sedute.
Questa è la sua storia.
“Camminavano lungo i prati di Christ Church e lui le raccontava una delle sue meravigliose favole. Lei era infreddolita e aveva tirato fuori dalla sacca la sua sciarpa. ‘Togliti quella robaccia!’ L’urlo la fece sobbalzare. ‘Questo orribile rosso non è un colore da bambina!’ e gliela strappò di dosso. Continuarono a camminare – lui stringeva la sciarpa tra le mani dietro la schiena, ed evitava di guardarla; lei cercava di trattenere le lacrime. Dopo un poco lui aveva ripreso il racconto come se nulla fosse. La sciarpa gli penzolava dietro come una coda e si imbrattava di fango; Ruth non osava dirglielo. Lui non le chiese mai scusa.”