Umberto Eco apre il numero con una lettere al ministro Tremonti: Non si mangia con l’anoressia culturale.
Il focus Cultura anno Zero denuncia lo stato di collasso delle istituzioni culturali italiane. Interventi – distinti nei diversi settori (cinema, teatro, biblioteche, musei, librerie) – di Andrea Carandini, Claudio Strinati, Manuela Gandini, Antonella Agnoli, Vincenzo Ostuni e altri.
Beni comuni: regime di urgenza? Come sostiene Lucia Tozzi, curatrice di questo focus, «il pubblico è proprietà dello Stato, non garantisce l’accesso del bene a tutti. Lo Stato può trasformarla in uno strumento di diseguaglianza, di controllo biopolitico e persino, come nel caso di Israele qui analizzato dal gruppo Decolonizing Architecture, di colonizzazione diretta. Questo è il motivo per cui va trovata una formula nuova per i beni comuni, che devono essere universalmente accessibili e inalienabili allo stesso tempo». Franco Farinelli, Ugo Mattei, Anna Curcio, Paulo Tavares, Marco D’Eramo e Stefano Chiodi discutono il problema da diverse angolazioni.
Anticipiamo in questo numero un brano del libro di Daniel Bensaïd – Éloge de la politique profane –, la cui traduzione italiana è di prossima pubblicazione per le edizioni Ponte alle Grazie.
L’intero numero è illustrato da opere Michelangelo Pistoletto con un’intervista curata da Achille Bonito Oliva.