Allievo di André Bazin ed elemento di spicco dello storico gruppo dei «Cahiers du cinéma», diviene con Jean-Luc Godard il principale esponente della Nouvelle Vague. Cantore dei sentimenti e delle inquietudini, passa dalla critica alla regia sovvertendone codici e regole. Tra i suoi capolavori: I quattrocento colpi (1959), Jules e Jim (1961), Effetto notte (1973), L'uomo che amava le donne (1977), La camera verde (1978) e l’ultimo suo lavoro, Finalmente domenica! (1982).