Dal primo paragrafo del testo: " Il dio dell’eden non corrisponde né logicamente né sul piano simbolico all’idea di un Dio trascendente, giusto, buono, che esprime luce e amore.
Le possibilità di conoscenza, in seguito alle scoperte e ai ritrovamenti avvenuti nel corso del XX secolo, permettono oggi a qualsiasi persona del nostro tempo di verificare direttamente e di capire.
L’argomento non è scontato né banale. L’eden è costitutivo della nostra forma mentis: se muta la sua interpretazione si altera tutto il sistema di rappresentazioni della società.
Questa trasformazione è totale perché riguarda il modello fondamentale che regola il rapporto tra l’uomo e il lavoro: il mito dell’eden, infatti, pone il lavoro come ragion d’essere per cui l’uomo è stato creato."