Il primo romanzo dellʼavvocato Luca Ponti (1959) “Il ballo di Castano”, ove in un pensiero liquido, denso e incontrollabile, si snodano le vicende di Castano Dittongo. Chi è veramente Castano Dittongo? Un avvocato. Forse. O un assicuratore. Un edicolante. Un venditore di cetrioli. Un passante. Un barbone. Un pazzo. Castano Dittongo siamo noi?
“Cerchiamo lʼestro o rastrelliamo il rostro? Come dire, cerchiamo i suoni, non le forme. Facciamoci un frappè?
Castano quella sera era davvero alla frutta.
Non sapeva più cosa fare e dove andare. Si accorgeva che ogni vena era esaurita e la sua banalità non lasciava spazio a tregue. Era solo avanti il nulla e non aveva comportamenti mitigatori di un tanto.
Solo lʼincoscienza avrebbe potuto salvarlo e decise di cercarla a fondo. Prese un pillolo di cuscino come partner, lo abbracciò teneramente, si avvinghiò al relativo affetto e lo elesse a compagno di emozioni...”