L’Autrice di questo ampio studio si è dedicata alle uniformi che appartengono ai più svariati ambiti sociali, per arrivare a smentire l’idea consolidata di un apparente neutralità della divisa. Se si è a lungo ritenuto che la moda fosse un meccanismo di conferma delle norme sociali prestabilite, con un evidente fattore di classe e di verticalità sociale, la Craik dimostra invece che la moda e le uniformi giocano un ruolo centrale nella formazione dell’autopercezione degli individui, con esiti trasgressivi inaspettati.