«[...] Cartoline Rock, pieno dell’amore e dell’attenzione che l’autore ha per la musica tutta, racconta proprio questo: l’insindacabilità del gusto personale (che resta comunque off limits, zona sacra); il rifiuto di verità rivelate unilateralmente quando si parla di arte; l’utilità di ricordare a nuove generazioni che la qualità è spesso inversamente proporzionale alla quantità, e che una “piccola” canzone può raccontare una “grande” poesia. Le canzoni, quelle belle, sono scorciatoie per le nuvole. Tutta la musica è un’offerta, un gesto di offerta rivolto a qualcuno cui si porge la possibilità di fare propria la percezione intima di un altro essere umano. E se questa alchimia riesce, allora quella musica appartiene anche all’altro, come se l’avesse scritta in prima persona. In quel momento è sua e la reinterpreta dentro di sé in modo unico e irripetibile. Così la musica, nata nel privato e resa pubblica, torna dolcemente privata. Così il piccolo miracolo fatto da uno diventa la magia di tutti. Scrive Pier Paolo Pasolini: “La musica squarcia il velo della realtà per portare la persona nell’oltre”».
(Dalla prefazione di Vittorio Nocenzi)
Francesco Villari (Reggio Calabria, 25 aprile 1973) è scrittore, sceneggiatore, autore teatrale e giornalista. Formato all’Università della Musica di Roma, ha pubblicato diversi saggi e articoli sul tema della musica non accademica del Novecento. Tiene seminari e conferenze sul rock e le musiche afroamericane, per «Sony Music» scrive libri di accompagnamento alle opere di prestigiosi artisti italiani ed è stato tra i realizzatori dell'ultimo lavoro del Banco del Mutuo Soccorso «Un'idea che non puoi fermare». Nel 2009 ha pubblicato il romanzo L’Ottavina di Dio per Città del Sole Edizioni. È membro del comitato scientifico (Musica e Cinema) dell’Unione Nazionale Scrittori. Ha lavorato con attori del calibro di Toni Servillo, Franca Valeri, Alessandro Haber, Giuseppe Cederna, Rocco Papaleo, Moni Ovadia e collabora stabilmente alle sceneggiature del premio Oscar Gianni Quaranta.