La tesi di questo saggio è che tra fotografia e design corra un rapporto stretto, strategico e suscettibile di nuovi, interessanti sviluppi. Quanto serve la fotografia al design? È un intervento di rappresentazione del prodotto che si compie a posteriori, dopo che il progetto è concluso, o è parte della comunicazione fondamentale del prodotto che va progettata fin dall’inizio?
Con questi interrogativi, si ripercorre la storia della fotografia in rapporto al design o meglio la storia del rapporto fotografia-design dall’Ottocento, quando nasce la fotografia (coeva al design), ai nostri giorni.
Qui, per esempio, si chiariscono le connessioni tra fotografia e manifesto moderno (pubblicitario), che prende vita in ambito pittorico ma è presto influenzato dalla fotografia; si focalizza l’importanza del fotomontaggio tra le Avanguardie storiche (in particolare Costruttivismo russo e Bauhaus); si rileva la rappresentazione “pura” del design italiano a opera di Aldo Ballo (uno dei suoi maggiori interpreti) o ancora la maniera, divertita, dell’azienda Alessi di giocare, fotograficamente, con oggetti e progettisti. Conclusione: queste tecniche di rappresentazione fotografica – riconducibili a operazioni ben precise ed eccellenti – possono es- sere applicate a prodotti commerciali in funzione del loro concept, e diventare parte della strategia aziendale.