Una testimonianza delle condizioni sia sociali sia pratiche nelle quali le persone con disabilità vivono.
Racconti forti, drammatici, umani, ma anche gioiosi ed appassionati, che spiegano le ragioni di quello che potrebbe essere definito un piccolo Stato europeo se si sommassero tutte le persone con disabilità. E così, come esistono i diritti dei popoli, il popolo dei disabili parla di sé e così facendo parla di tutti i sistemi sociali, dai quali però le persone con disabilità sono escluse.
Un popolo che condivide i valori che le società creano senza poterne, però, godere dei diritti.
Sono solo 50 questi racconti ma sembrano tantissimi perché chi ha avuto il coraggio, la forza e la voglia di raccontare di sé lo ha fatto superando la difficile barriera “architettonica” della comunicazione, permettendo a tutti di poter leggere queste storie di una umanità condivisa.
Con cura e partecipazione, Silvia Cutrera e Vittorio Pavoncello ne hanno fatto un libro il cui merito principale è, come per la vita, quello di esistere.