In questo romanzo Tolstoj, ormai anziano e pur sempre teso alla ricerca di perfezionamento morale che lo accompagnerà fino alla morte, si abbandona al ricordo e fa rivivere il Caucaso, un mondo innocente e violento insieme, bestiale e divino, un mondo incontaminato nel quale si era rifugiato in gioventù per sfuggire alla vita corrotta della capitale. E qui ritrova Chadži-Murat, che abbandona i suoi compagni, impegnati nella lotta contro la tirannide dello Zar e, per rivendicare la propria autonomia, passa al nemico russo. Una scelta senza ritorno, che lo condurrà a una morte tragica e solenne, rifiutato dagli amici come dai nemici.
La lotta tra ceceni e russi raccontata da Tolstoj e protagonista di tanta letteratura russa dell’Ottocento si imprime nella memoria con immagini e sensazioni che rimandano all’attualità più recente.