La follia di Almayer, il primo romanzo di Conrad, fu la prova letteraria della lunga e difficile gestazione che trasformò un uomo di mare in uno scrittore. Almayer, arrivato nell’isola di Celebes per lavorare come commerciante, si lega all’avventuriero e cercatore di tesori Tom Lingard sposandone la figlia adottiva, di origine malese. Ma le sue speranze di ricchezza e felicità naufragano a una a una finché, quando lo abbandona anche la prediletta figlia Nina, sprofonda nelle tenebre della follia. Almayer è il primo dei grandi personaggi conradiani in cui si incarnano la precarietà e la tragica illusorietà di una ricerca dell’Altro, di un’evasione dalla sofisticata, ma falsa, civiltà occidentale. Alessandro Serpieri analizza nell’introduzione la struttura narrativa e ideologica del romanzo.