Mandello, lago di Lecco, 1924.
La Grande Guerra è finita, eppure non per tutti sembra esserci stato un armistizio. Fra i vicoli angusti e colmi di nebbia, in riva a un lago di Lecco reso cupo dall’incombere dell’autunno e dalle cicatrici profonde lasciate dagli eventi bellici nella carne e nello spirito di molti, si aggirano e si celano reduci, fuggitivi e uomini in cerca di vendetta, pronti a far scattare l’agguato per nascondere vecchie storie che sarebbe meglio dimenticare.
Quando, nel giro di pochi giorni, la scoperta di due cadaveri scuote la calma del paese, il Commissario Ripamonti comincia a indagare, convinto che il peggio debba venire, ma fiducioso che esista ancora una fosforescenza che possa allontanare il buio.