Una mattina qualunque di dicembre esci di casa sbattendo la porta, affronti la strada, la solita strada, forse un po’ più desolata del solito, prendi di mira una tartaruga che vorresti investire, e ti ritrovi catapultato in un mondo che non ti aspetti. Così il protagonista della storia, Lucio, di mezza età, indolente e cinico, si ritrova in un viaggio assurdo, ma reale, con un percorso a salire, spesso doloroso.
La sua storia si interseca con Asia, una ragazza travolgente, ad altissima tensione erotica, che si inserisce in un gioco di luci ed ombre, portandolo sempre oltre i suoi confini.
Anche nel lavoro tutto si complica perché Lucio, informatore medico, deve fare i conti con gli squali della sua azienda, pericolosi e realistici quanto mai.
La realtà, in fondo, è il filo conduttore, la percezione che accompagna il lettore in tutte le pagine. Dove abitano personaggi vivi, folgoranti, pieni di contraddizioni e di paure, che macchiano l’immaginazione di chi si immerge nella storia, e li sente respirare, soffrire, esultare e piangere, partecipando, parteggiando per loro, con emozione. Senza la pretesa di risolvere niente, ma raccontando sempre qualcosa, qualcosa che possa restare nella pancia del lettore, che possa anche far riflettere.
Così scorrono e vivono anche i luoghi, con tanti angoli di una Sardegna incantata, intensamente colorati dagli stati d’animo. Ambienti che ti sembra di conoscere, dove per incanto ti ci ritrovi.
Non si cercano soluzioni precostituite, nella vita reale non esistono. Si cerca semmai di salvarsi almeno un po’, cercando di scoprire cosa ci sia in fondo a noi stessi.