Due bande di narcotrafficanti si incontrano per la vendita di una importante partita di coca.
Le cose non vanno come dovrebbero e, nella sparatoria che ne consegue, i malviventi perdono rocambolescamente la borsa contenente 300 milioni di lire (eh sì, siamo a fine secolo XX) in bigliettoni da 100,000… perfettamente falsificati.
Trovano la borsa due “candide” giovani donne che si troveranno al centro di una caccia da parte della polizia, dei trafficanti, di giornalisti e altri personaggi più o meno irreprensibili.
E alla fine… beh, questo bisogna scoprirlo nelle ultime pagine e sarà un mosaico da ricomporre, con tanto di attentati e improbabili bombaroli.
Pesce dà ancora una volta dimostrazione della sua fervidissima fantasia, costruendo una trama criminal – poliziesca che non ha nulla di irreale. Le avventure, per lo più comiche ed anche piccanti, si succedono in un incalzare di gag e colpi di scena continui.
Dopo due anni di silenzio, uno scoppiettante ritorno per il simpatico autore novarese.