Matteo Vanni, un ragazzino di città, si ritrova a passare l'estate in montagna da un suo lontano parente, lo zio Quarto, proprietario di una locanda antica. Sarà l'estate più bella della sua vita, stringerà amicizie che non conoscono stagioni, conoscerà il sapore dolce amaro del primo amore e la storia della propria famiglia. Scoprirà quanto questa sia legata a filo doppio alla leggenda di un forziere pieno d'oro, frutto di un crimine compiuto nel 1850 dal famigerato brigante noto come il Passatore.
Ma è anche la storia di Matteo Vanni, l'uomo, amareggiato, irriconoscibile, che vent'anni dopo torna nel luogo che gli è stato più caro al mondo senza uno spicciolo di futuro in tasca, alla ricerca di un senso per la propria vita che, come quel forziere, continua ostinatamente a nascondersi. Senso che si rivelerà però al Lettore, nell'arco dei 160 anni di narrazione, suggerendo, forse, che la solitudine di tutti, quell'incompletezza nota, possa essere solo la nostra miopia di fronte alle vastità del Tempo.