Il Dossier 113 In questo romanzo poliziesco si viene introdotti nella Parigi bene di metà ottocento, quando ancora contava avere un titolo nobiliare, ma nello stesso tempo viene descritta la nuova classe borghese che si arricchisce e progredisce nella società. Se nell'opera vengono citati luoghi celebri di Parigi, l'autore ci porta anche a visitare luoghi splendidi come Tarascona, le rive del Rodano, Beaucaire descrivendo spesso con ironia e perfino con satira la vita di provincia e delle campagne francesi, mettendo in evidenza i rapporti spesso tesi fra la vecchia nobiltà e la classe emergente della borghesia.Sviluppando gli intrighi fra i personaggi si mostra anche come fine conoscitore dell'animo umano nei suoi vari aspetti.La protagonista è appunto una signora della piccola nobiltà di provincia in ristrettezze economiche che per sua fortuna, spinta dalla madre, sposa un giovane promettente che diventerà un ricco banchiere, ma dopo vent'anni di felice vita familiare, gli errori di gioventù tornano prepotentemente alla ribalta per colpa di due imbroglioni e il poliziotto Lecoq dovrà dipanare la matassa.Émile Gaboriau (Parigi 1832-1873) ritenuto uno dei creatori del romanzo poliziesco fondato sull'indagine indiziaria e ispirato alla cronaca criminale. Lui stesso afferma «compito del lettore è quello di scoprire l'assassino, compito dell'autore è di mettere il lettore fuori strada.»Il protagonista, il poliziotto Lecoq può essere considerato l'antenato di una serie di investigatori che da Sherlock Holmes arriva a Maigret. Infatti Sir Arthur Conan Doyle s'ispirò proprio a Gaboriau.Dopo aver esercitato vari mestieri tornò a Parigi dove fu iniziato al giornalismo da Paul Féval. Dopo il successo ottenuto col suo primo romanzo, L'Affaire Lerouge, continuò a scrivere romanzi polizieschi descrivendo anche i progressi della polizia scientifica dell'epoca.