L’attentato ha prodotto una voragine davanti al portone della basilica di Sant’Antonio, il Santo per antonomasia dei padovani. Tra la folla in attesa di entrare si sono avuti oltre cinquanta morti e un numero imprecisato, ma molto alto, di feriti. Alcuni corpi sono stati scagliati contro il basamento della statua equestre del Gattamelata. L’insigne monumento, opera di Donatello, è rimasto gravemente danneggiato, come la facciata della basilica e le scuole di San Giorgio e del Santo che sorgono sul sagrato.