Nell’assolato arcipelago di Saint Andrew, lo scrigno dei Caraibi, un anchorman americano in fuga dalle ceneri ancora fumanti del proprio matrimonio si trova catapultato fra le insidie di una macchinazione di matrice russa.
In opposizione all’attuale Presidente a Mosca, vecchi falchi del nuovo partito comunista russo disseppelliscono un disegno strategico del vecchio KGB: tenere sotto scacco le petroliere cariche di greggio sudamericano vitale per l'economia statunitense, costrette a transitare vicinissime a Saint Andrew. Nessuno scontro tra i due blocchi occidentale e orientale, tutto è concepito nell’orbita politico-militare russa: un’ala conservatrice provoca la crisi internazionale, la compagine più moderata attualmente al governo e dotata di uomini e mezzi per fronteggiare simili problematiche politiche e militari la risolve dall’interno.
Seduto su un’autentica polveriera, il giornalista combatterà la dittatura del locale Governatore di Saint Andrew fra spionaggio tecnologico e il retaggio storico di cerimonie vodoo. Lo aiuteranno nell’impresa un gigantesco indiano Sioux e i pittoreschi personaggi dell’isola. Il riposo del guerriero sarà per lui quell’amore creduto perso e ritrovato fra le braccia di una bellissima antropologa pellerossa.