Alex Stoner e Alissa Fontechiara sono due tredicenni che frequentano il Felton Institute American School a Venezia. Lui spavaldo, sicuro e anche un po’ spaccone, figlio di una ricca famiglia americana trasferita a Venezia. Lei seria, posata e responsabile, figlia di una ragazza madre che insegna nell’istituto.
Durante una gita scolastica nell’Isola di Pellestrina, visitando i sotterranei di un vecchio palazzo finiscono all’interno di un diabolico meccanismo che fa perdere loro conoscenza. Quando si risvegliano si ritrovano in un posto sconosciuto. Da un’isola in mezzo alla laguna si ritrovano al centro di uno sterminato campo di grano. Dove sono e come ci sono finiti? E soprattutto come si torna a casa? Queste sono le domande a cui dovranno trovare risposta. Inizia così la loro avventura in questo strano mondo che assomiglia molto al loro ma con centocinquanta anni in meno. Le case sono in pietra e legno, le strade sono in terra battuta e non c’è l’elettricità, ma in compenso i carretti e i treni viaggiano su cuscinetti d’aria e si usano tecno-combustibili e tecno-domestici. Che mondo è questo, in cui un diario di scuola viene considerato un libro pericoloso? Queste sono solo una parte delle stranezze che incontreranno. Mentre cercano informazioni per capire dove sono finiti, ricevono una lettera di un fantomatico zio che li invita a raggiungerlo in città. Una speranza si accende in loro: qualcuno in questo strano mondo sa che cosa è successo e forse può aiutarli.