La figura di Josef Mengele è una delle più inquietanti tra quelle dei protagonisti della follia nazista. Il suo nome infatti è tristemente celebre per il ruolo che ebbe all’interno del campo di sterminio di Auschwitz, in cui Mengele lavorò per 21 mesi come medico.
Per tutto quel periodo Mengele, soprannominato ben presto "l'Angelo della Morte", trasformò l’ospedale di Auschwitz in una clinica degli orrori, seviziando le vittime del campo con esperimenti disumani e terrificanti, torturando bambini, nani, rom e, soprattutto, i gemelli, la vera ossessione del folle medico tedesco.
Ma la vicenda di Mengele continua anche dopo la guerra: l’Angelo della Morte infatti riesce a fuggire prima in Paraguay e poi in Brasile, dove vive indisturbato fino alla sua morte, avvenuta per cause naturali nel 1979.
Samuelson cerca di dare una risposta ai tanti interrogativi di una parabola umana fatta di terrore e sofferenza: che fine hanno fatto gli appunti segreti redatti da Mengele ad Auschwitz? Chi l’ha aiutato a fuggire e chi l'ha protetto durante la sua latitanza? I suoi folli esperimenti sono continuati anche in Sudamerica? Domande a cui ancora oggi è davvero difficile dare una risposta.