I ricordi raccolgono dodici libri di meditazioni in forma di aforisma, che il grande imperatore filosofo scrisse
durante le sanguinose campagne militari, lottando
vanamente contro le invasioni dei barbari. I ricordi
non sono dunque un diario, memoria di gesta passate;
al contrario, con la loro natura di «schegge» scaturite
dal piú profondo dell'anima di un uomo saggio,
rappresentano un breviario spirituale che parla
a ciascuno, in ogni tempo. A sorreggerne ogni riga
è chiamata la lucidissima morale stoica («arte di vivere», ricerca di sapienza e pratica di virtú) di Seneca
ed Epitteto. Si compone cosí un'opera fra le piú alte,
per intensità morale e intellettuale, della storia
del pensiero: il cosiddetto «vangelo dei pagani», quello che Giacomo Leopardi definí «la filosofia in trono».