Fidel Castro inizia la sua rivoluzione, nel ’59, dichiarando a New York: “ho detto in maniera chiara e definitiva che non siamo comunisti”, per poi istaurare un regime di purissima marca marxista-leninista, dotandolo di una costituzione-fotocopia di quella sovietica. L’Autore, rifugiato politico in Italia dal 1995, ci svela in questo volume le contraddizioni e le falsità di un regime che si è sempre basato sulla manipolazione dell’opinione pubblica, controllata attraverso mass media terrorizzati da una polizia politica tra le più efficienti al mondo.