Gli scozzesi lo chiamavano Raino, i salernitani pitbull, i giornalisti Braveheart, Carlo Ancelotti “un’impepata di cozze”. Ma il soprannome che meglio descrive il suo carattere è Ringhio.Provateci voi a fare gol sulla spiaggia di Schiavonea, ad andare in giro per l’Umbria su una Vespa scassata, a vivere da terrone a Glasgow guardando tutte le notti solo Marzullo in tv, a sopportare gli scherzi idioti di Gascoigne, che vi fa la cacca dentro i calzettoni, e dopo gli allenamenti si lava i denti con il vostro spazzolino. Provateci voi a togliervi la cravatta senza mai sciogliere il nodo, perché non siete capaci di rifarlo, e non serve a niente chiamare il papà quando siete a tremila chilometri da casa perché non può sentirvi.In questo libro, Gennaro Ivan Gattuso, centrocampista campione del mondo, racconta come è diventato Ringhio, scalando tutte le tappe della gavetta, dagli esordi nel Perugia al successo nei Glasgow Rangers, al trionfo nella squadra del cuore, il Milan, fi no ai magici giorni della vittoria della Nazionale a Berlino nell’estate del 2006.Con la stessa grinta che mette in ogni partita, Rino ricorda tutti i momenti più importanti della sua vita di bambino, di calciatore, di uomo. Ma soprattutto ci consegna una summa del Gattuso-pensiero: pillole di buon senso e un po’ di trovate che gli hanno consentito di diventare un campione di saggezza, in campo e fuori. Scoprirete così che in Calabria quando un calciatore cade tutti urlano “Si scorciau” e se uno fa cilecca proprio davanti al portiere “Su mangiau un gol”, e guai se capita una “malaoccasione”, perché “nella vita nessuno ti regala nulla. Bisogna farsi un mazzo tanto”. E se si è nati quadrati… inutile sperare di diventare tondi.