Zanmaria Millevoi, il sarto assassino di Contrada di San Mattio; Elena Sciarles, la donna bruciata nella propria casa alle Chiovere di San Girolamo; Vittoria Basadonna, la nobile uccisa nel palazzo dei Gritti a San Moisé; Giovan Battista Bombonati, il parrucchiere vicentino che escogitò la truffa della pentola degli spiriti; Chiara Pentarina, la cuoca accusata di aver messo del veleno nel brodo del proprio padroncino a San Paterniano; l’annegato senza nome ripescato ai bordi del Ponte della Panada… sono i protagonisti di alcuni fatti di cronaca nera che accaddero a Venezia nella seconda metà del Settecento e di cui ci sono giunte notizie attraverso le documentazioni processuali conservate presso l’Archivio di Stato.
Davide Busato, approfondendo lo sviluppo di questi casi emblematici, ricostruisce i metodi di lavoro della polizia che investigava ai tempi della Serenissima e dei Magistrati che ne coordinavano le indagini, dando ampio risalto ai tanti piccoli particolari curiosi della vita quotidiana dell’epoca emersi dalla lettura degli interrogatori.