Dopo la morte di Charlotte Brontë, nel 1855, suo padre esorta Elizabeth Gaskell, già acclamata autrice di Cranford, a scrivere la biografia della figlia. Elizabeth, che era stata una cara amica di Charlotte, parte così sulle tracce di quanti l’avevano conosciuta viaggiando a lungo in Inghilterra e in Belgio per raccogliere informazioni e materiale, e traendo dalle sue ricerche un cospicuo bagaglio accuratamente ordinato di lettere, interviste e osservazioni che restituiscono i momenti salienti della sua storia e del suo ambiente. Seppur privilegiando, anche rispetto al genio letterario, gli aspetti più intimi e personali, Elizabeth Gaskell seppe ricreare la vitalità e la profondità della grande scrittrice vittoriana, svelando al lettore i lati meno conosciuti di un carattere tormentato e introverso.