Eroina del Risorgimento, liberale e antiaustriaca, colta, intelligente, pragmatica, coraggiosa riformatrice, sostenitrice della parità dei sessi, giornalista di successo, autentica "prima donna d'Italia" come la definirono Giuseppe Garibaldi e Carlo Cattaneo, Cristina Trivulzio principessa di Belgioioso scandalizzò la società di metà Ottocento con il suo spirito brillante, in un'epoca in cui alle donne era consentito al massimo confezionare coccarde tricolori. Fu una vera "madre della patria", ma è stata cancellata dalla storia: le donne non le perdonavano la bellezza, gli uomini l'intelligenza. Quella che era stata la regina dei salotti politico-culturali parigini, la cui misteriosa sensualità affascinò tra gli altri Balzac, Liszt, Chopin e Hugo, fu calunniata e dimenticata. In queste pagine Arrigo Petacco restituisce a questa figura misteriosa e affascinante il ruolo e il valore storico che le spettano, quello di una protagonista della rivoluzone italiana del 1848, pronta a rompere tutti gli schemi, in privato come in pubblico.