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Dalla quarta di copertina:
“I figli sono come gli aquiloni, passi la vita a cercare di farli alzare da terra” (E.Bombeck)
Ma non tutti i figli voleranno via... liberi e soli come è giusto che sia.
Alcuni si impiglieranno nei rami di un albero, altri, troppo goffi e pesanti, o forse malcostruiti, a fatica si alzeranno da terra per ricadere subito dopo voli brevi e certamente non arditi, altri ancora magari riusciranno a volare... ma non potranno mai "spezzare il filo"...
La forza del genitore sarà anche in quel caso quella di correre insieme a loro... magari più piano, meno spesso, e alla fine, quando correre non avrà più senso né scopo, sedersi ed abbracciarli, con la tenerezza di chi sa di aver fatto solo ciò che un genitore "deve" fare... amare il proprio aquilone. (Alessandro Mosconi)
Il volume “Come aquiloni… o quasi” tratta di disabilità e normalità, partendo dalla originale esperienza dell'Autore come padre di tre figli, due dei quali disabili intellettivi per diverse condizioni genetiche casuali: raccoglie similarmente ad un colorato patchwork frammenti di vita vissuta, esperienze e sentimenti, in modo solo apparentemente (e volutamente) un po’ casuale… proponendosi in modo serio ed al tempo stesso ironico, pieno di speranza e disincanto… gioia e dolore… così come normalmente è la vita dei genitori “disabili”.
Uno stupendo l'AbbeceDario che fa da contrappunto ai singoli capitoli dimostra attraverso una sottile e spesso irriverente ironia quanto poco si conoscano queste persone e quanto radicati e dannosi siano spesso tanti stereotipi e comportamenti.
Del libro esiste anche la versione su carta, uscita a Dicembre 2010, 496 pag, Ed. Tracce