Leo Turrini è nato a Sassuolo nel 1960. Da oltre trent’anni racconta per i quotidiani del gruppo Poligrafici i grandi eventi dello sport. Ha scritto le biografie di Enzo Ferrari, Michael Schumacher, Lucio Battisti. Per Imprimatur editore è uscito recentemente Senna. In viaggio con Ayrton. Va piano in bicicletta, ma ama moltissimo le storie, felici e tragiche, del ciclismo.
Gino Bartali è stato amato come altri pochi campioni nella storia dello sport. Per la sua ruvida schiettezza di popolano e di toscano, per la sua capacità di soffrire, per la sua fede. Bartali uomo e Bartali campione. Questo libro racconta i successi, i misteri e le tragedie di una carriera durata un quarto di secolo: le 144 vittorie, le quasi mille giornate di gara, le memorabili arrampicate sulle Alpi e sui Pirenei. Rivela tutti i retroscena della lunghissima rivalità con l’amico-nemico Fausto Coppi; si sofferma sul celebre episodio della vittoria al Tour de France del 1948, poco dopo l’attentato a Togliatti: un successo sportivo che secondo l’opinione pubblica salvò l’Italia da una guerra civile; ricorda l’uomo che con straordinaria solidarietà mise a rischio la sua stessa vita per salvare quella di centinaia di ebrei perseguitati.
Tanto popolare da essere coinvolto anche dal mondo dello spettacolo, Bartali si è meritato una delle più belle e conosciute canzoni di Paolo Conte, che ha saputo immortalare quei tratti – «quel naso triste come la salita, quegli occhi allegri da italiano in gita» – che ormai sono entrati nel mito.
«Sono convinto che anche Fausto Coppi, quando ci ritroveremo in Paradiso, sarà d’accordo con me: il ciclismo di campionissimi ne ha avuti due, io e lui».
Gino Bartali