Quando hai dodici anni, il tuo sembra un mondo perfetto. Ma quando quello stesso mondo condanna tuo padre a morte, obbliga i parenti più stretti a scappare e ti allontana dalla tua famiglia, tutto si infrange. È ciò che è successo a Gulwali,
ragazzino afgano che ha provato sulla propria pelle che cos'è la guerra.
Testimone del conflitto tra talebani e americani, dopo l'uccisione del padre Gulwali è costretto, insieme con il fratello Hazrat, a scegliere se arruolarsi tra le file dei combattenti religiosi come
bambino-kamikaze o essere usato come spia dai soldati a stelle e strisce.
Non c'è via d'uscita, non in Afghanistan.
Per questo sua madre, decisa a salvare i propri figli a tutti i costi, obbliga Gulwali e Hazrat a lasciare il Paese, senza la certezza che arriveranno sani e salvi in
Europa o che rimarranno insieme.
Quando i ragazzini vengono separati, la loro sorte è sempre più a rischio e Gulwali, ormai solo, si ritrova dodicenne ad attraversare otto Stati, dalle montagne dell'
Afghanistan all'
Iran, dalla
Grecia all'
Italia. Sul suo cammino conoscerà la crudeltà umana e la solidarietà, la brutalità e la fame, fino al terrore delle acque imperscrutabili del mar Mediterraneo.
Lottando contro ogni avversità, Gulwali riuscirà ad arrivare in Inghilterra e a ricominciare a vivere. Il viaggio straordinario di un bambino che, aggrappandosi solo alla speranza di una vita migliore, ha sfidato la morte. Una narrazione toccante, che non si dimentica.