Simbolo del suono della Stax, l’etichetta di Memphis cha ha profondamente influenzato la scena musicale degli anni Sessanta e non solo, Otis Redding è stato un interprete straordinario, un artista che ha colpito l’attenzione e la sensibilità di milioni di persone in tutto il mondo.
In circostanze rocambolesche, entra a far parte della Stax. Nel giro di pochi anni, grazie a un numero impressionante di concerti e a una serie di incisioni divenute storiche, Otis Redding diventerà la stella, il cuore e l’anima del soul di Memphis e, più in generale, del Southern Soul.
Quando morì tragicamente nel dicembre del 1967, non solo era all’apice della carriera, ma era pronto a scrivere una nuova e importante pagina della sua vicenda artistica. Tre mesi dopo la sua scomparsa (Sittin’ On the) Dock of the Bay, una sorta di testamento in musica, parole e anima, arriverà al primo posto delle classifiche internazionali.
Lavoratore infaticabile, uomo generoso e gentile, nessuno ha trasmesso la passione del soul come lui.
Alberto Castelli
Dal 1983 al 2014 ha lavorato per Radio Rai (Radio 1-2-3) conducendo, tra gli altri, programmi quali Stereonotte, I Concerti di Suoni & Ultrasuoni, Radio 1 Musica, Battiti, Fuochi, File Urbani. Ha scritto per molte testate tra cui “Il Mucchio Selvag- gio”, “Fare Musica”, “Rockstar”, “Blow Up”, “Repubblica XL”. Ha diretto Radio Centro Suono, Radio Città Futura, Kataweb Radio. Ha prodotto dischi, lavorato come manager, fondato e diretto etichette discografiche Dal 1995 al 2011 è stato consulente per il gruppo Editoriale “L'Espresso”. Ha pubblicato Soul People (2004) e Africa Unite (2005).