Alexander Grothendieck, scomparso in Francia il 13 novembre 2014, è considerato l’«Einstein della matematica» per il contributo enorme che ha dato al progresso del sapere. Ma aveva rifiutato ogni riconoscimento ufficiale e già dagli anni Settanta aveva abbandonato la ricerca, per dedicarsi alla militanza ecologista e pacifista. Poi si era rinchiuso in se stesso, isolandosi nella meditazione spirituale. In questo libro studiosi e firme del «Corriere della Sera » esplorano i vari aspetti di una vicenda fuori del comune, a cominciare dall'infanzia di un bambino apolide, trascurato dai genitori e perseguitato durante la guerra. Grothendieck sembra aver attraversato due vite diverse, ma in realtà la sua parabola rivela l’esistenza di un nesso non solo tra lo studio delle scienze esatte e la creazione artistica, ma anche e soprattutto tra la ricerca intellettuale e la critica radicale di ogni autorità costituita. Matematica e ribellione sono due facce della stessa medaglia.