Un'autobiografia di vita e malattia intrecciata all'esperienza del podismo sulle lunghe distanze che fortifica il fisico ma ancora di più la mente. L'autore, mentre racconta del primo anno di esperienza da paziente oncologico trasporta per corse intense e avvincenti a New York, Connemara, Las Vegas, nelle strade di Dublino fino alla mitica 100km del Passatore, che corre da Firenze a Faenza che diventa metafora della sfida contro il cancro. L'autobiografia si accompagna, in parallelo, a un racconto di fantascienza apparentemente slegato ma dove significati legati ai temi della vita, con ombreggiature Zen, trovano spazio in un mondo alternativo, a Carsulae, affascinante città rappresentata simbolicamente dal quadro in copertina.
"...Oltre ad essere piacevolissimo e molto originale nei contenuti e nel formato, il libro porta un messaggio di speranza non solo per chi è alle prese con la malattia, ma anche per chi si trova in balia delle onde della propria vita e cerca di darle un significato."
una lettrice.
"...Un libro che tratta un tema difficile, senza sbavature, senza eccessi, senza auto compassione. Un vero aiuto per chi sta affrontando una malattia e una grande risorsa per tutti i lettori che credono che un libro debba necessariamente arricchire.
una lettrice.
"...Con la follia lucida e saggia del maratoneta Simone tradusse il tutto nel linguaggio che conosceva, valutò percorso e avversari e si mise a correre. Simone corre forte, più forte di me: dunque, fortissimo. E, allora, accadde qualcosa che, ancora una volta, non sta nel romanzo. L’avversario che stava vincendo a mani basse, quasi corricchiando, cominciò a perdere metri, minuti, e fu raggiunto. Simone e il cancro si ritrovarono a correre spalla a spalla, uno leale e l’altro no, e dopo un po’ Simone quel cancro se lo trovò dietro, sempre più staccato. Finita la gara? Non ancora, ma adesso il pronostico si è vistosamente ribaltato.
Un giorno Simone, raccontandomi dei suoi chilometri diventati ora contro la malattia, mi dice che sta scrivendo un libro. “Aiuto! – penso per esperienza pregressa – sarà il solito guazzabuglio del dilettante, magari un piagnisteo.” No: Simone non cessa di stupire. Altro che piagnisteo! Il libro è di una serenità che, se non fosse vizio capitale, definirei invidiabile. E non solo: è originalissimo. Sono due romanzi intrecciati, diversi tra loro ma tra loro indissolubili come gemelli siamesi, anche se i due, fuori di ogni possibilità, vivono su pianeti diversi. Sì, Simone è strano. Il libro, quando era ancora una bozza, l’ho letto affascinato e posso assicurare tutti che non è assolutamente facile accontentarmi perché sono schizzinoso. Questo è un libro in qualche modo terribile, in qualche modo divertente, in qualche modo appiccicoso: ti resta dentro e non ce la fai a eliminarlo dalla tua vita. E allora, un consiglio: chi non vuole sapere che cos’è una maratona corsa contro un avversario che bara e che vuole nientemeno che la tua vita, chi vuole continuare a credere che quelle cose capitano solo agli altri, non lo legga."
dalla Prefazione di Stefano Montanari
"Ho conosciuto Simone quasi per caso non sapendo né del libro né della malattia. Di lui mi ha colpito l'altruismo e la voglia di aiutare gli altri cosa di cui mi ha dato subito dimostrazione con dei suggerimenti che mi hanno aiutato nella partecipazione alla splendida ultramaratona di Connemara in Irlanda. Ho iniziato subito a leggere il suo libro, scorrevole e interessante, per la sua durata trasmette una forza eccezionale. Consiglio a tutti di leggerlo e farlo leggere ai propri amici in quanto questa lettura non può essere altro che una bellissima esperienza."
Giorgio Calcaterra (3 volte campione del mondo della 100km di corsa su strada)