Questo libro non vuole essere un saggio né, tantomeno, vuol essere simile ad uno di quei libri di scuola che gli autori hanno a loro tempo dileggiato; vorrebbe essere, invece, un invito ad amare Maigret e Simenon, ambedue così profondi conoscitori dell’animo umano, da farci sentire più ricchi e più saggi dopo ogni riga. (…) c’è un luogo dove tutti questi libri – con innumerevoli traduzioni in un impressionante numero di lingue – hanno la loro casa ideale: a Liegi, al primo piano del castello di Colonster, all’interno del “Fondo Simenon”. Lì, mi piace immaginare di poter scorgere in uno degli scaffali, in un prossimo futuro, questo prezioso Simenon in Italia più vicino a noi, per tanti appassionati o studiosi, penso che questo volume faccia parte di diritto della loro biblioteca simenoniana. Testo di consultazione, certo, ma anche – nelle minuziose descrizioni delle vesti tipografiche – punto di fuga della fantasticheria e della memoria.