Carta carbone – il primo di tre volumi con cui SUR presenta l’epistolario di uno dei più grandi scrittori di tutti i tempi – raccoglie un centinaio di lettere di Julio Cortázar (1914-1984) ad altri autori: da Vargas Llosa a García Márquez, da Paz a Borges, da Soriano a Onetti, da Victoria Ocampo a Galeano. Con un registro di volta in volta divertente o profondo, impegnato o surreale, formale o amichevole queste lettere – inviate dall’Europa nell’arco dei tre decenni passati da Cortázar lontano dall’Argentina, e arrivateci grazie alla mania di conservarne sempre una copia carbone – compongono il ritratto di un uomo e della sua epoca, di un autore e della sua opera, di un intellettuale e del suo ruolo nella società. È possibile così attraversare la parabola umana e letteraria di Cortázar vivendola «in presa diretta»: gli esordi, i primi riconoscimenti, fino al successo internazionale di Storia di cronopios e famas e di Rayuela, il tutto condito da viaggi, amori, amicizie, battaglie politiche e vicende personali.