Dalla cucina all’alcova, dalle strade polverose e insicure agli interni delle biblioteche la scrittura di Casanova è convito dei sensi. Ma non si avverte nelle sue pagine solo un frusciare di vesti e di lenzuola, non si degustano soltanto tartufi e ostriche, non ci si limita ad assaporare profumati bouquet di Borgogna e Champagne. Alla fine prevale l’odore dell’inchiostro e il rumore della penna che incide la carta, tracciando l’itinerario di un percorso à rebours avvincente per le prese di posizione del caso e per il racconto medesimo che le interpreta.Nasce così un’opera che vuole miscelare alchemicamente il mondo accademico con quello dei casanovisti, due sfere in apparenza distanti ma che tentano per la prima volta un approccio inconsueto nell’interpretazione della vita e delle opere di uno dei personaggi più emblematici del Settecento europeo.