Questo diario è il terzo libro scritto dall'autore. Una esplorazione degli ambienti cittadini ed extraurbani per scrutare le persone e gli oggetti moderni. Rappresentazioni filosofiche e matematiche a volte mancanti delle concretezze del loro valore: chi vuole un bene ma non riesce a trovarne il giusto prezzo. La prova che il bene è più alto come sentimento rispetto al male, la ripetizione di sempre le stesse cose per confermare: qui non si può dire il falso. Con una certa praticità può essere un manuale sui diritti socio – politico e le forme di riuscita dal male moderno della incorporeità dell’essere. Il divenire delle proprie esperienze senza problemi di base nell’insieme della realtà umana. Infine il trasferimento di materiale sociale e antropico tanto contestato in questi anni dopo il duemila.
Perdonate qualche errore di scrittura lasciato per una forma artistica testuale a giustificare anche l’assenza di informazioni personali sul diritto odierno al bene, una crudezza nelle pubblicazioni sia pubbliche che giornalistiche.
Il periodo delle lettere raggiunge da Luglio 2010 a Gennaio 2009.