L'autobiografia di Eric Hobsbawm è un'introduzione al secolo più straordinario, appassionante e allo stesso tempo catastrofico della storia. Nato ad Alessandria d'Egitto nel 1917, cresciuto prima a Vienna e poi a Berlino, formatosi intellettualmente nella Cambridge rossa degli anni Trenta, al King's College, dove riuscì a entrare grazie a una borsa di studio, Hobsbawm è rimasto fedele agli insegnamenti di Marx anche negli anni delle abiure e delle sconfessioni.
Molto più di una semplice narrazione di eventi, il suo racconto è un viaggio tra i luoghi e le epoche che questo grande interprete del Novecento ha attraversato da osservatore partecipe e privilegiato: dall'America del jazz alla Russia del comunismo reale, dall'Europa della sinistra al Terzo Mondo dei movimenti di liberazione. E ci consegna una profezia sul nuovo "secolo americano".