«Quando la Chiesa cerca di essere lievito, sale e luce in mezzo a tante tenebre e tanto marciume, viene attaccata nella vita dei suoi sacerdoti». Parlava di sé, monsignor Romero, in questa lettera del novembre 1979, pochi mesi prima di venir assassinato sull’altare, ultima tappa di una vita spesa a favore della giustizia in nome del Dio dell’amore.
In queste pagine, tratte dall’epistolario finora mai pubblicato del vescovo salvadoregno, riconosciuto martire dalla Chiesa, affiora la portata della testimonianza di Romero, la sua eccezionale statura di sacerdote, profeta e pastore in mezzo al popolo, in particolare i più poveri e disprezzati. Attraverso le sue stesse parole possiamo entrare nell’intimo di questa grande figura di uomo e di credente, consapevole che il suo impegno per la verità gli sarebbe potuto costare la vita: «La Chiesa è più grande e più santa quando è perseguitata».
Una constatazione che vale anche per i nostri giorni, un lascito di Romero alla Chiesa perché sia sempre più fedele alla sua missione: «Non scoraggiatevi per la persecuzione che ci prende di mira, piuttosto vedetela come segno che davvero stiamo cercando di costruire il regno di Dio».