L’ormai anziano Gianni Bertini, vittima di disturbi neuronali che lo portano a confondere i sogni con la realtà, navigando su Internet legge l’intervista di Karen Greenlee, una ragazza che, nel 1978, fu arrestata dalla polizia di Sacramento, in California, con l’accusa di necrofilia.
Trentasei anni dopo, a Genova, il protagonista di questo avvincente noir studia la psicanalisi di Freud e il teatro d’avanguardia di Giuliano Vasilicò, amico fraterno, nella speranza di guarire la sua amata Karen.
Bertini è, infatti, convinto che, se lui e la sua “regina necrofila” interpreteranno Le 120 giornate di Sodoma, le loro lancinanti e vaganti anime troveranno la liberazione nella riconciliazione di Eros e Thanatos.
Lo spettacolo sarà messo in scena e tutti gli enigmi rappresentati dalla catarsi artistica, si risolveranno.