Per tutta la vita, l'animo di Nilde Iotti è stato attraversato da un conflitto di rara intensità emotiva: una lotta senza quartiere condotta contro tutto e contro tutti affinché le passioni della mente coincidessero con quelle del cuore. Per questo, la "Madre della Repubblica" è sempre stata considerata una donna scomoda. Una donna che non ebbe paura di sfidare la morale comune né il compassato Partito Comunista pur di affrontare alla luce del sole la sua storia d'amore con Palmiro Togliatti. E persino nel corso dei suoi tredici anni da Presidente della Camera, la giovane staffetta partigiana educata dalle Orsoline non mancò di scontrarsi con esponenti interni al suo stesso schieramento. Eppure oggi, a dieci anni dalla morte, Nilde Iotti è ricordata come un insuperabile esempio di emancipazione femminile e di sincero attaccamento alle istituzioni democratiche, senz'altro la donna più rappresentativa di tutta la politica italiana del Novecento.