Per il carisma di una personalità vitale e ricca di sorprese, per la copertura mediatica di cui usufruiva ogni sua iniziativa, Giovanni Paolo II appare il pontefice meno “segreto” dell’era contemporanea. Pure, non molti possono dire di conoscere davvero il suo pensiero filosofico, inteso come un corpus unico e coerente. Acutissima analisi di tale pensiero, condotta con rigore e passione, l’opera di Giovanni Reale mette nella giusta luce questo aspetto dell’eredità del pontefice, dimostrando come la filosofia di Wojtyla segua – prima e dopo l’elezione al pontificato – una identica linea di straordinaria coerenza e completezza, concentrandosi sul concetto dell’uomo non semplice “individuo” ma “persona”: un “io” che può essere davvero tale soltanto in rapporto al “Tu” divino. Reale analizza sia le opere più strettamente filosofico teologiche di Karol Wojtyla, sia le sue opere poetiche e teatrali, spiegando come le une e le altre concorrano a costituire quell’unico e complesso corpus filosofico che è il pensiero di Giovanni Paolo II. Strumento indispensabile per entrare nell’opera di un filosofo moderno, forse poco conosciuto o riconosciuto come tale, Un pellegrino dell’Assoluto conduce i lettori lungo le vie delle verità analizzate da Wojtyla per raggiungere quel tesoro il cui pensiero induce a rinunciare gioiosamente a ogni altro bene.