Tra il 1913 e il 1914, D.H. Lawrence trascorse nove mesi a Fiascherino nel Golfo dei Poeti. Di quei nove mesi, questo libro è un fedele resoconto, fondato non solo sulle lettere dello scrittore e della sua compagna Frieda, ma anche sui ricordi familiari di uno degli autori, Silvio Vallero, nipote di Ezechiele, il contadino-pescatore vicino di casa e amico personale del romanziere.
Le stesse immagini inserite in queste pagine provengono in buona parte dall’archivio privato di Vallero, una magica scatola di ricordi qui riportati non come cimeli, ma come memoria vivente del legame che unì i due ospiti stranieri, in un periodo diviso fra ansie e incanti, alla famiglia di contadini residente nella stessa baia.
Le spedizioni di pesca, il trasbordo per mare di un pianoforte, la raccolta delle olive con la gente del luogo, un pranzo nella dimora di un russo facoltoso, il matrimonio di Ezechiele, a cui Lawrence fa da testimone, si mescolano alle riflessioni e le diatribe letterarie dello scrittore. Intanto, Lorenzo, come ormai lo chiamavano a Fiascherino, completa un romanzo che sarà poi L’arcobaleno, uno dei suoi più felici.
Chiude il libro un breve ritratto del poeta inglese Charles Tomlinson quale successore di Lawrence a Fiascherino, completato dai versi dell’amico Paolo Bertolani.